La certificazione energetica di un’immobile è indispensabile non solo per prevedere i suoi costi e consumi futuri ma anche per determinarne il valore. Ma che cosa significa esattamente? Vediamolo insieme!
La certificazione energetica è una specifica analisi delle condizioni di un’immobile che permette di comprendere, studiandone le caratteristiche strutturali, qual è il suo impatto sull’ambiente in termini di consumi.
Ovviamente meno un immobile consuma e più il suo valore sul mercato aumenta.
Questa novità è stata introdotta nella normativa italiana nel 2005, con il Decreto Legislativo 192/05 ed il Decreto Ministeriale 162/12.
La classificazione energetica si basa sulla creazione di classi energetiche che hanno lo scopo, appunto, di classificare quelle che sono le prestazioni energetiche di un immobile.
La suddivisione in classi viene fatta in relazione ai parametri funzionali e strutturali che possono influenzare l’utilizzo, elevato o limitato, di energia elettrica.
Come ad esempio: la qualità dei materiali utilizzati nel realizzare la struttura, la qualità degli infissi che può consentire una minore dispersione del calore, gli interventi di ristrutturazione che hanno comportato miglioramenti e l’eventuale utilizzo di fonti di energia rinnovabile (impianto fotovoltaico).
I consumi sono classificati in ordine crescente con l’utilizzo delle lettere dell’alfabeto, partendo dalla classe A4 fino alla classe G (la più bassa).
La propria classe energetica è indicata nell’Attestato di Prestazione Energetica (APE) che può essere rilasciato esclusivamente da un tecnico abilitato.
L’APE è quel documento che contiene tutte le caratteristiche di un edificio dal punto di vista energetico e va a sostituire il vecchio Attestato di Certificazione Energetica.
Minori sono i consumi maggiore è il valore dell’immobile
Come già accennato, una classe energetica alta non è soltanto un modo per aderire all’importante rivoluzione ecologica, ma è anche un’occasione per attribuire al proprio immobile un valore maggiore.
Nonostante ci siano alcuni fattori di valutazione non modificabili come l’esposizione, la vicinanza ad altri edifici e la posizione geografica, tutti gli altri hanno assolutamente un buon margine di miglioramento.
Rendere la propria casa più efficiente dal punto di vista energetico non significa soltanto abbattere i consumi e i conseguenti costi, ma è anche un modo efficace per aiutare l’ambiente.
Questo è, a tutti gli effetti, un investimento positivo perché può rendere il proprio immobile più interessante ed appetibile per eventuali futuri acquirenti.
Se si desidera migliorare la classe energetica del proprio immobile si può procedere con la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento e raffrescamento con altri nuovi e tecnologicamente avanzati.
Si può, inoltre, procedere con l’installazione di impianti ad energia rinnovabile come quelli fotovoltaici (con pannelli solari) oppure, se le condizioni lo permettono, di pompe di calore geotermiche.
Un altro dettaglio da non trascurare è quanto l’involucro edilizio può essere considerato performante. Pareti, soffitti, infissi e serramenti devono essere realizzati in modo da poter trattenere il calore all’interno dell’immobile. Se ciò non avviene in modo ottimale, devono essere sostituiti con materiali migliori.
Ad esempio, si possono utilizzare infissi a triplo vetro, gli impianti di meccanizzazione dell’aria e un buon isolamento a cappotto.
La certificazione energetica e la compravendita immobiliare
Se si desidera vendere un immobile la classificazione energetica è indispensabile.
Nel momento di una compravendita, è obbligatorio fornire tutte le certificazioni energetiche che possono caratterizzare in modo interessante una casa.
Se desiderate avere informazioni più specifiche e avete la necessità di produrre il vostro Attestato di Prestazione Energetica, non esitate a contattarci! Red Estate è sempre a vostra disposizione!