Comprare casa nel 2021 per molti è un sogno, per altri è un’ambizione. L’acquisto di un immobile è un momento importante, una tappa fondamentale nella vita di ognuno di noi.
La pandemia covid-19 ha destabilizzato inevitabilmente gli equilibri economici ma ha portato con sé alcune importanti agevolazioni nel mercato.
Il 2021 potrebbe essere l’anno migliore per compiere questo importante passo.
Scopriamo insieme le ultime novità nel nostro articolo.
Gli scenari del mercato immobiliare
La parola casa è diventata sinonimo di sicurezza, essendo il luogo in cui per necessità passiamo la maggior parte del tempo.
L’incremento dello smartworking ha modificato le priorità degli italiani: lavorare da remoto in un ambiente piccolo, senza spazi esterni, è ben diverso a collaborare in una casa con giardino, balcone oppure terrazzo.
Rispetto al primo lockdown, in cui comprare casa era difficile a causa dell’allungarsi dei tempi burocratici, nel 2021 si prospetta una crescita del mercato immobiliare.
I bonus e gli sgravi messi in campo dal Governo si stanno rivelando utili a fronteggiare la pandemia e incentivare la svolta green del Paese.
La convenienza di acquistare casa nel 2021
I bonus messi a disposizione del Governo per comprare casa nel 2021 rendono l’acquisto conveniente, specie se si è orientati a edifici storici oppure da ristrutturare.
Le principali agevolazioni:
- Ecobonus 110%, per l’isolamento degli edifici che consentono di aumentare la classe energetica;
- Il bonus facciate, un vero e proprio rimborso per gli interventi effettuati sulla facciata principale dell’immobile;
- Il bonus al 50% per le ristrutturazione ordinarie;
- Il decreto crescita, un fondo che si riferisce a giovani coppie, ai single con figli minorenni, ai titolari di case popolari e ai giovani precari di età inferiore ai 35 anni. Per questi soggetti il muto Consap copre fino al 50% del valore capitale dell’immobile.
Per ultimo, ma non meno importante, i mutui a tassi incredibilmente bassi. L’Euribor 3 mesi è stimato in ulteriore calo anche nel 2021 e la BCE molto probabilmente interverrà sui tassi depositati, riducendoli al -0,6% dall’attuale 0,5%.