La scorsa settimana abbiamo presentato come il superbonus 100% possa incrementare il valore dell’immobile.
Nell’approfondimento di oggi vedremo insieme il sismabonus 100%.
Con interventi alla tua abitazione, potrai ridurre il rischio sismico, ottenendo la relativa detrazione fiscale.
I possibili beneficiari del sismabonus 110%
Un primo aspetto molto interessante riguarda i beneficiari del sismabonus, accessibile sia ai privati che alle imprese. Per quanto concerne il concetto di detrazione fiscale, rimaniamo sempre sulla stesso fondamento.
Ovvero devono:
- Essere effettuati gli interventi per la messa in sicurezza dell’edificio;
- Essere eseguiti i lavori da specialisti nel settore;
- Essere svolti per gli immobili che si trovino in aree a rischio sismico;
- Essere forniti tutti i giustificativi in sede di dichiarazione dei redditi.
I rimborsi previsti con il sismabonus
- Sono rimborsabili gli interventi eseguiti tra il 1° luglio 2020 al 30 giugno del 2022;
- I rimborsi avverranno in 5 anni e saranno richiedibili da chi ne ha diritto;
- Per le spese sostenute nel 2022 le quote scendono a 4;
- La scadenza fissata per effettuare la richiesta si sposta al 31 dicembre del 2022 per gli Istituti Autonomi Case Popolari;
- Nel caso in cui le spese iniziano nel 2022 e si completeranno nel 2023 si potrà prorogare ulteriormente la scadenza a patto si sia versato già un acconto pari almeno al 60% dei lavori (vale lo stesso per i condomini).
Le spese ammissibili dal sismabonus 110%
- Il massimo di 50.000,00 € per gli edifici unifamiliari o per quelle unità indipendenti dal punto di vista funzionale e con accesso autonomo dall’esterno;
- Un tetto di 40.000,00 € per unità, in caso di unità comprese in condominio con un numero totale di 8 appartamenti;
- La spesa di 30.000,00 € moltiplicati per ogni unità in caso di edifici che ne comprendono più di 8.